1f - scuola secondaria di 1° grado "Forlanini" - Sesto S.Giovanni 30 ottobre 2006

I ragazzi e le ragazze della 1f arrivano puntuali all'appuntamento in cascina.
Ci spostiamo subito nel vivaio, dove preleviamo 18 piantine (tante quanti sono i ragazzi).
Oggi dovremo piantare questi piccoli alberelli ed arbusti in uno spazio all'interno del boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie.

Ci accompagnano anche Ivana, Luca, Valter, Roberto: delle simpatiche ed attive Guardie Ecologiche Volontarie.

La camminata verso il boschetto è breve.
Ci fermiamo all'ingresso del boschetto: qui iniziamo con il racconto della storia di questo luogo particolare.

Si tratta della zona con gli alberi più vecchi del Parco Nord: alcuni probabilmente erano presenti anche prima della seconda guerra mondiale.
Con molta probabilità in questo luogo - che doveva essere un frutteto - troviamo gli unici resti del bombardamento che nel 1944 inglesi e americani effettuarono per distruggere il piccolo aereoporto militare della Breda.
Infatti qui si possono individuare facilmente alcune grosse cunette di terra con a fianco il relativo buco. Sule cunette spesso e volentieri sono nate e cresciute delle belle piante spontanee.
Nel mese di novembre dello scorso anno la nevicata di neve bagnata che ha fatto tanti danni nel territorio milanese ha colpito anche qui, facendo un piccolo disastro. Molti alberi sono caduti, spezzati e successivamente tagliati.
Oggi noi dovremo iniziare il ripristino di questo luogo piantando appunto 18 piccoli alberelli, e più precisamente:

1 farnia
5 noccioli
5 ligustri
5 meli
2 peri

In previsione dell'uscita al Parco Nord la 1f ha scritto delle cose interessanti sul tema del giardino. Ne riportiamo qui, alunno per alunno, i passi più significativi:

Per ognuno di noi c'è un giardino (o un parco) che occupa un posto speciale. Qual è il tuo?

Fabrizio:
il parco di cui voglio parlare è quello della scuola elementare; lì c'era anche un albero di fichi maturi, i miei compagni li prendevano e se li mangiavano. Io ci stavo sempre alla larga perchè la maestra, a chi aveva mangiato i fichi, faceva saltare l'intervallo per una settimana!

Ivan:
nella mia infanzia ho vissuto quasi tutto il mio tempo in un giardino per 365 giorni all'anno; in questo giardino, squallido ma al tempo stesso bellissimo, mi guadagnai il rispetto pure con il più spaccone (meglio che non vi dica come!).

Sofia:
il giardino in cui ci sono i miei ricordi migliori è quello della casa sul lago; gli alberi e le piante che ci sono nel giardino sono gli ulivi, il basilico, il rosmarino, la salvia, il prezzemolo, la lattuga, il peperoncino, i pomodori, la rucola, le pesche, i fior di zucca, le zucchine.

Andrea Z.:
il mio giardino "speciale" è quello della scuola elementare: nel parco c'era una siepe molto lunga e piena di buchi. Un mio compagno si nascose in uno di essi per sfuggire alla lezione e per questo si prese due note in un giorno!

Giuseppe M:
una domenica ero andato al compleanno di mia cugina Angelica in un giardino grande dove c'erano due porte da calcio e due vasche per i bambini piccoli. Il parco era circondato da mille alberi e al centro di tutto questo c'era una grossa quercia dove ci siamo riuniti per mangiare.

Vanessa:
quel giardino per me era un paradiso; si trovavano fiori di tutti i tipi e colori. Un immenso cielo ricopriva il prato, le anatre e le paperelle nuotavano nell'acqua limpida del laghetto. E' un ricordo magnifico e vorrei ricordarmi dove si trova, ma purtroppo mi è rimasto solo da raccontare questo bellissimo ricordo.

Brayan:
io vivevo in un paese chiamato Colombia, lì avevo un giardino molto bello, lo frequentavo con mia nonna : lei aveva anche le piante per il raffreddore e la tosse.

Giuseppe D.:
il giardino a cui sono più legato è il giardino di via Rovani, lì ci andavo spesso con mio nonno e mi divertivo molto. Di quel parchetto ricordo che da piccolo mi arrampicavo su un albero che aveva tutti i rami intrecciati e mio nonno stava sotto all'albero attento ad ogni mia mossa.

Andrea S.:
io sono fortunato perché abito proprio vicino ad un bel cortile pieno di alberi: pini, palme, rose, castagno, ippocastano e diverse aiuole. Io cerco sempre di imbrogliare il giardiniere prendendo le melograne dall'albero, ma lui le stacca quando sono acerbe e non me ne lascia nemmeno una.

Marta:
io di giardini nella mia vita ne ho visti tanti, però quello che mi ha lasciato più ricordi è stato il più piccolo, quello di mia nonna. Quando ci vado mi diverto tanto insieme ai miei cuginetti perché scherziamo e giochiamo.

Li Wei:
nella mia scuola in Cina c'era un giardino. C'erano fiori, alberi, giochi come pallacanestro, ping-pong, pallavolo.

Elisabetta:
io ho un giardino a Benevento, però non è proprio un giardino, ma una "campagna". D'estate si sta benissimo ed è bello perché è tutto verde, gli alberi sono: melo, olivo, fico, prugna gialla e mi stavo dimenticando la palma!

Sadat:
uno dei ricordi più belli dell'anno scorso è stato quando siamo andati al parco Nord con la mai classe: abbiamo giocato a calcio e a nascondino, ci sono aiuole e un grande prato verde per giocare.

Elia:
il giardino che frequento con il mio cane è in via Cardinal Ferrari, ci sono pini, aiuole e cespugli.

Licia:
il parco di cui voglio parlare si trova a Napoli, vicino ad una villa che si affaccia direttamente sul mare ed ai piedi del Vesuvio… ci sono giochi molto divertenti fra cui scivoli ed altalene.

Anthony:
Davide, un mio amico, ed io, andiamo spesso ai giardini. Lì giochiamo sempre a basket e a calcio, facciamo i giri con la Bmx e lo skate-board…

Arianna:
tutte le volte che vado al parco Nord, a mio papà faccio questa domanda:" Giochiamo a racchettoni o a pallone?" Lui mi risponde: "Va bene, basta che non duri troppo!". Nel parco ci sono anche animali come conigli, corvi, cani, bisce.

Lorenzo:
al parco di Monza ci sono stato un quarto d'ora perché mia sorella scivolò su una discesa di terra e si ferì un ginocchio…la seconda volta riuscii a rimanere un po' di più, io morii dal ridere quando vidi mia sorella scivolare sugli escrementi di un cane!

Marco:
io quando ero più piccolo andavo nella campagna di mio nonno. Quando abbiamo festeggiato il compleanno di mio fratello, mio nonno si ubriacò e dondolava di qua e di là; io e mio cugino abbiamo visto una vipera e ci siamo messi a piangere; mio nonno voleva fare l'eroe e prese la vipera in mano. Poi a mio nonno è caduta la vipera, gli diede un bel morso nel polpaccio e scappò. Mio nonno piangeva, mio cugino piangeva, mio fratello non c'era, mio padre era triste, mio zio dormiva ed io piangevo dalle risate!

In effetti alcune cose scritte sono molto interessanti e anche divertenti!

Ora, dopo aver fatto merenda, ci prepariamo per il nostro lavoro.

Per prima cosa facciamo un po' di pulizia, togliendo tutti i rametti che sono presenti in terra e depositandoli in una delle buche presenti, per far si che poco alla volta si decompongano e divengano humus.

Intanto un gruppetto inizia a preparare i segni dove faremo le buche per piantare le piantine, mentre due ragazzi riempiono la carriola di terra..

Quindi tutti a scavare utilizzando delle palette metalliche - qualche volta anche con il piccone.

Poi si mettono a dimora gli alberelli.

Alla fine siamo tutti stanchi, sporchi, ma soddisfatti.

Ci rimane il tempo anche per la ricerca dei semi (o dei frutti, che a loro volta contengono i semi).
Ci dividiamo in 6 gruppetti, ognuno dei quali ha l'incarico di trovare almeno 5 tipi di semi diversi.

Al termine della raccolta avete trovato i semi di: rosa canina, bagolaro, ciliegio, susino, albicocco, erba morella, fitolacca, biancospino, spincervino, acero.

Oltre ai semi che avete trovato vi consegno altri tre pacchettini di semi:

I semi delle farfalle (coreopsis, tagetes, verbena)
I semi del Parco Nord (melissa, menta piperita, camomilla, finocchio selvatico, erba cipollina, timo)
I semi dell'Orto Botanico Brera di Milano (girasole, lino).

Il vostro compito sarà ovviamente quello di seminarli, verso la fine di febbraio o nel mese di marzo/aprile (a seconda se seminerete in "serra" o all'aperto).

Intanto siete tutti affiliati alla congregazione del salvadanaio dei semi.

Ecco il timbrino!

Vi presento ora il mio amico Brughillo.
Lui è malato di brughillite e ha bisogno del vostro aiuto per guarire.
Dopo essere "entrato" nelle vostre mani, Brughillo chiede che gli vengano inviate delle belle cartoline.

Le cartoline dovranno provenire dai posti più belli, lontani, affascinanti - Brughillo ne ha bisogno, visto che per un po' di tempo non potrà più viaggiare.
Potete inviarle per posta, indirizzate a: Brughillo - presso il Parco Nord Milano, via Clerici, 150 - 20099 Sesto San Giovanni (MI). Oppure portarle quando tornerete a trovarci in primavera.
Inseriremo tutte le cartoline che ci invierete all'interno di questo sito internet.

Ci avviamo verso la cascina dove ci salutiamo.
Ciao a tutti!
Al prossimo incontro.